
TURISMO RESPONSABILE PER UN MONDO MIGLIORE
Per molte persone viaggiare è diventato un modo per sentirsi liberi di vagare e scoprire le meraviglie di questo mondo; per altre persone è un momento per staccare la spina dalla routine e altre ancora lo vedono come un’opportunità di crescita personale. Prendere un aereo e volare dall’altra parte del mondo ormai è diventato semplice e alla portata di tutti. E quindi ci si reca nella nuova destinazione, si visitano i luoghi più famosi a Bali e si attende in coda per farsi un selfie, si fa un safari nel Serengeti, una visita alle popolazioni dei Mursi in Etiopia. Si scatta qualche bella foto in posa, pagando all’indigeno di turno un misero euro. Ma sicuri che tutto ciò sia sempre responsabile e sostenibile per la popolazione e la fauna locale? C’è bisogno di un turismo responsabile per un mondo migliore.
Definizione e differenza tra Turismo Responsabile e Turismo Sostenibile
Il Turismo Responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture locali. Il turismo sostenibile è definito come quella forma di turismo che soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle comunità ospitanti; allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro.
Non esiste una vera e propria differenza tra le due definizioni se non una sottile sfumatura. Omai i principi della sostenibilità comprendo tutti quelli della responsabilità di ogni viaggiatore. In origine il turismo sostenibile prendeva in considerazione l’inquinamento legato al turismo. Invece il turismo responsabile valutava l’impatto etico del turismo sulle popolazioni locali e il suo sviluppo economico e sociale.
Il turismo responsabile ha tre pilastri che lo caratterizzano:
- l’etica, la tutela del territorio e delle comunità, senza sfruttare i lavoratori e le risorse ambientali, lottando contro le discriminazioni e rispettando i diritti.
- L’ambiente, che deve essere valorizzato e tutelato promuovendo comportamenti e azioni che generino il minor impatto ambientale e favoriscano la consapevolezza sulla sostenibilità.
- L’economia, tutte le figure coinvolte devono ricevere un guadagno equo, partendo dalle comunità locali in primis che spesso invece vengono sfruttate e percepiscono solo le briciole.
Il turismo è una grande opportunità di sviluppo ma deve essere anche socialmente sostenibile, non deve distruggere la storia e il tessuto culturale e sociale delle comunità che rischierebbero di perdere la loro identità e scomparire.
Perché è importante fare turismo responsabile per un mondo migliore
Come dicevamo prima ormai viaggiare è alla portata di tutti e di click, è diventato semplice arrivare anche dall’altra parte del mondo. Ma il viaggio deve essere più di un semplice spostarsi e vedere superficialmente le destinazioni che abbiamo scelto. Quelle destinazioni hanno un’anima, tante tradizioni, tanti luoghi che devono essere vissuti, tante persone che vogliono e devono essere valorizzate.
Noi non ci definiamo turisti, ci definiamo viaggiatori e per noi il turismo responsabile è essere viaggiatori. Il viaggiatore visita i luoghi più lentamente, entra in punta di piedi nelle culture assaporando tutti i momenti e le sensazioni che il viaggio sa regalare. Non corre per vedere tutti i siti archeologici, i parchi naturali, i monumenti, ma sceglie meno cose per viverle più intensamente. Sceglie consapevolmente informandosi su attività, luoghi e strutture che siano un valore aggiunto per il proprio viaggio e anche per gli ambienti e le comunità ospitanti.

Cosa vuol dire viaggiare responsabili e sostenibili
Viaggiare responsabili quindi significa prima di tutto informarsi, è importante conoscere gli usi e costumi del luogo per comportarsi nella maniera adeguata. Siamo ospiti in casa altrui e dobbiamo adeguarci a comportamenti magari differenti dai nostri, vestirci in modo adeguato, essere sempre rispettosi, lasciare a casa i giudizi e cercare di integrarci in una differente cultura. É questo il bello del viaggio, scoprire le diversità, rispettarle e farle diventare un nostro tesoro.
Dobbiamo preferire gli spostamenti con i mezzi pubblici per ridurre le emissioni e vivere davvero come dei local. La cosa migliore è alloggiare in strutture gestite dalla gente del posto e mangiare cibo tipico, che si trova localmente e non deve essere importato dall’altra parte del mondo per soddisfare i turisti stranieri.

Dobbiamo informarci bene su quello che visitiamo e le attività che vogliamo fare. Se visitiamo un parco protetto dobbiamo assicurarci che non sia stato creato cacciando le popolazioni che lo abitavano; che gli animali siano davvero in libertà e non inseriti in un contesto ad hoc per il turista. Se un parco è recintato e sorvegliato da guardie armate non sarà sicuramente etico. Gli animali che vivono davvero in libertà sono difficili da avvistare, ci vuole tempo e pazienza e a volte non si riuscirà nemmeno a vederli. Se andate in un parco e vedete 20 tipi di animali differenti in un’ora, qualcosa non va. Probabilmente sono abituati alle persone, vengono alimentati e per questo continuano a ricercare il contatto con l’uomo. Questo non è naturale e non è etico.
Se visitiamo i santuari di recupero animali dobbiamo stare attenti a non incappare nei falsi santuari. Se in un santuario è previsto il contatto con gli animali, ad esempio lavarli o alimentarli non è consigliabile andarci. Queste attività dovrebbero essere fatte solo da chi ci lavora non da milioni di altre persone che hanno visitato quel santuario Se non vogliamo alimentare un industria che sfrutta gli animali dobbiamo essere consapevoli di quello che visitiamo e facciamo.
Il modello di turismo attuale è dannoso
Solo negli ultimi anni si è iniziato a parlare di turismo responsabile. Il modello di turismo che purtroppo ha fatto da padrone per tanto tempo è stato il turismo di massa, incentrato solo sui bisogni dei clienti e sulla quantità di turisti. Il turista di massa si aspetta anche in Cambogia di mangiare cibo occidentale, di dormire in un letto king size, di trovare tutti i comfort che ha a casa in resort che devastano il territorio e le comunità. É un viaggio che viene consumato, non vissuto, un viaggio senza anima.
Questo tipo di turismo può portare a danni irreparabili, può far morire intere barriere coralline per i troppi turisti, può snaturare luoghi e tradizioni. Chiunque può fare turismo responsabile, per un mondo migliore, cambiando il nostro modo di viaggiare. Tutto deve partire dalle nostre scelte, dobbiamo diventare responsabili e consapevoli, nel viaggio come nella vita di tutti i giorni. Scopri i nostri consigli per viaggiare responsabilmente.

