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Tenerife

PARCO DI ANAGA L’ANIMA VERDE DI TENERIFE

L’isola dell’arcipelago canario di Tenerife, presenta climi molto differenti in soli 2.034 km² di superficie. La zona meridionale influenzata dai venti del Sahara occidentale è secca e arida, con cactus, palme, fichi d’india e arbusti, la parte settentrionale invece ci ha lasciati davvero senza parole. Il Parco di Anaga è l’anima verde di Tenerife. Non ci sembrava più di essere a Tenerife, perchè il paesaggio è esattamente l’opposto e percorrendo le tortuose stradine con il minivan che abbiamo noleggiato, ce ne siamo subito resi conto.

Dai finestrini abbassati per darci un po’ di ristoro dal caldo canario iniziava ad entrare un brezza sempre più fresca, man mano che salivamo verso il Parco. Iniziava a sentirsi l’umidità, comparivano le goccioline sul parabrezza, davanti a noi grandi nuvole bianche spumose avvolgevano le vette del parco. Fitte foreste di un verde brillante si sostituivano alle palme e ai cactus del sud.

Paesaggio con mare di nubi sulle montagna del Parco di Anaga l'anima verde di Tenerife

Biodiversità nel Parco di Anaga l’anima verde di Tenerife

Il parco nelle zone più alte, protegge la foresta sempreverde di laurisilva, un bosco di alloro, un fossile vivente, sopravvissuto per 40 milioni di anni. In origine questa foresta ricopriva gran parte del bacino Mediterraneo, ma quando il mar Mediterraneo iniziò a ritirarsi, le foreste regredirono, per essere rimpiazzate da una vegetazione più resistente alla siccità. Il Parco di Anaga, l’anima verde di Tenerife, dichiarato Riserva della biosfera e con i suoi 14.500 ettari occupa gran parte del massiccio montuoso di Anaga, una delle aree dell’isola, geologicamente più antiche.

La biodiversità di flora e fauna nel parco è davvero ampia, verso le coste la flora cambia nuovamente lasciando posto a dracaene, zone di cardonal-tabaibal, palme e vegetazione costiera. Il paesaggio è impressionante anche per le formazioni geologiche antichissime, i roques, camini vulcanici e i diques, fessure piene di magma solidificato che come dei muri tagliano il paesaggio. Le gole e le scogliere mozzafiato lasciano il posto anche a idilliache spiagge di sabbia nera vulcanica. La fauna ospita tantissime specie di invertebrati ed uccelli, molte endemiche come la colomba di Giunone e il piccione di Bolle.

Pioggia orizzontale

Iniziava a piovere, ma la pioggia era diversa, strana, erano piccolissime goccioline vaporizzate che creavano giochi di nebbia e luce tra gli alberi e l’asfalto. Il profumo di muschio e asfalto bagnato era davvero intenso. Eravamo dispiaciuti perchè Anaga ci aveva dato il benvenuto con il brutto tempo, sarebbe stato difficile visitarlo con la pioggia. La verità è che nel parco, nebbia e pioggia sono quasi all’ordine del giorno ed è questo che rende tutto magico.

Questo fenomeno è chiamato pioggia orizzontale, ed è l’incontro perfetto tra acqua, aria e terra. Anaga, grazie alla sua altitudine e orientamento, trae beneficio dai venti umidi degli alisei che nutrono la vegetazione subtropicale. Quando la nebbia che forma il mare di nuvole che ricopre le vette, incontra gli alberi, si condensa; le chiome degli alberi cariche di umidità, gocciolano e come piccolissime gocce d’acqua contribuiscono a ricaricare le falde acquifere. Questo fenomeno è molto importante in quasi tutte le isole dell’arcipelago, ed essenziale per la formazione dei suoli, delle acque sotteranee e per prevenire l’erosione.

Minivan giallo e bianco nella foresta del Parco di Anaga l'anima verde di Tenerife

Trekking nel Parco di Anaga

Anaga è il paradiso per gli amanti dei trekking, con i suoi 300 km di sentieri. Si può assaporare tutto il fascino della foresta di laurisilva percorrendo il Sendero del bosque encatado, il sentiero del bosco incantato. Con la sua atmosfera fiabesca, tronchi ritorti e piegati, pieni di muschio e avvolta da questa nebbia surreale che ti catapulta in un altro mondo. El sendero de los sentidos, il percorso dei sensi, invece offre una natura didattica e invita a esplorare la foresta utilizzando i 5 sensi. Pannelli con segni sensoriali lungo il percorso, invitano ad annusare il profumo del bosco, a toccare i suoi tronchi ricoperti di fresco muschio, ad ascoltare il vento e il canto degli uccelli; ad ammirare la meraviglia della foresta cambada (piegata), così chiamata perchè i tronchi degli alberi crescono in orizzontale e rendono l’ambiente davvero suggestivo. Un percorso dove fare shinrin yoku è d’obbligo! Se non sai cos’è puoi scoprirlo qui.

Alcuni sentieri non sono accessibili liberamente, è previsto un permesso gratuito che è possibile richiedere online in anticipo. É consentito un numero limitato di persone al giorno, trattandosi di Riserva Naturale Integrale, per evitare sovraffollamento e preservare il delicato ecosistema di queste zone. Senza il permesso si rischiano fino a 600 euro di multa, quindi meglio prenotarlo online possibilmente con largo anticipo. I percorsi che lo richiedono sono:

Tra i tantissimi trekking si possono scegliere anche quelli che vi porteranno a delle bellissime spiagge come quella del Benijo, playa Tamadite a ovest o playa de Antequera dal lato opposto.

Le leggende del Parco di Anaga

Ma il parco di Anaga non è solo l’anima verde di Tenerife ma anche la sua anima misteriosa. Diverse leggende rendono mistico questo luogo antico e ricco di fascino. Gli antichi Guanches, la popolazione aborigena che abitava le isole prima della colonizzazione spagnola, si votarono al culto della natura come se fossero in grado di sentire il flusso di energia della terra. Credenze e tradizioni aborigene si sono poi contaminate con altre spagnole portate dai conquistadores, creando nuove usanze ancora vive nel folklore canario.

Si dice che sacerdoti e streghe utilizzavano questa cordillera montuosa avvolta da una particolare energia per la celebrazione dei loro culti pagani. La leggenda vuole che nei giorni della congrega delle streghe, le brujas, vestite di nero, con canti oscuri e passando attraverso gli alberi, salissero nella zona tra San Andrés e Taganana, la cima della cordigliera. Accompagnate dai cori dei seguaci, danzavano intorno a fuochi accesi nel buio. Nessun abitante per paura di un maleficio, osava uscire per strada.

Qualcuno afferma che ancora oggi si vedano dei fuochi misteriosi e un’inquietante danza di ombre sulla cima della montagna. Questo luogo prende infatti il nome di Bailadero de las Brujas, un luogo mistico e connesso alla natura. Se vuoi scoprire altre leggende di Tenerife, il Drago Millenario è il simbolo leggendario dell’isola.

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