
LA TRAGEDIA AUSTRALIANA E IL PERICOLO AMBIENTALE
La tragedia Australiana, bruciano 50.000 chilometri quadrati di boschi (grande come la Costa Rica) 5 milioni di ettari, muoiono 25 persone e più di 500 milioni di animali.
Lo spaventoso incendio che da mesi sta distruggendo più di 150 zone boschive nel New South Wales, mentre 45 incendi infuriavano nel Victoria, due dei quali a livello di estrema emergenza.
Molto gravi sono pure le conseguenze ambientali, oltre alla distruzioni di intere foreste, le ceneri provocate dai roghi hanno reso il cielo delle zone colpite di colore arancione. L’aria a Sidney al momento risulta essere la più inquinata del pianeta.
Gli esperti di fauna selvatica hanno riferito che nel Nuovo Galles del Sud almeno 2mila koala sono morti negli incendi boschivi, sebbene anche questa stima fosse estremamente prudente; gli esperti hanno riferito che la crisi degli incendi boschivi ha aumentato il rischio di estinzione del koala.
Perché gli incendi hanno colpito così violentemente l’Australia? Il motivo principale va ricondotto al clima, quindi gli allarmi lanciati dall’attivista Greta Thunberg non sono poi così infondati.
Perché l’Australia brucia?
Se in Brasile, gli incendi che hanno distrutto una vasta zona dell’Amazzonia qualche mese fa, erano colpa anche del disboscamento selvaggio, in Australia invece le motivazioni dei roghi sono quasi tutte dettati dal clima.
La scarsa piovosità nelle zone costiere del Nord ha generato un clima secco provocando un aumento delle temperature nella parte centrale. Di conseguenza, ne è scaturita una siccità che ha seccato alberi e terreno. La combinazione tra forti venti e temperature elevate, hanno alimentato ancora di più gli incendi.
Bruciano anche gli animali
Non pubblicherò ne foto ne video di animali morti a causa degli incendi, già tutte quelle che girano per il web bastano per far capire la gravità della situazione. La stime parla di oltre 500 milioni di animali morti, un numero sconvolgente, che solo a pronunciarlo mi fa venire i brividi. Molti degli animali sarebbero stati uccisi direttamente dagli incendi, mentre altri sono morti successivamente a causa della perdita di cibo e dalla distruzione del loro habitat.
Il Koala, pericolo estinzione
I più colpiti sembrano essere proprio i koala, già in “naturale” declino: fino al 30% della popolazione sulla costa centro-settentrionale del New South Wales potrebbe essere stata uccisa. Quando gli incendi si placheranno si potrà effettuare l’esatta stima delle perdite di questo splendido animale. Per ora i koala, assetati e stremati, vengono assistiti da passanti e soccorritori che danno loro i primi soccorsi.
Anche i Canguri stanno morendo in massa, il selvaggio incendio non ha risparmiato nemmeno il marsupiale più famoso al mondo.
Questo scempio dovrebbe farci capire l’importanza del rallentare e del pensare prima di tutto al bene dell’intero pianeta, delle sue foreste ai sui animali, dai mari alle montagne.
Una crisi globale
La tragedia Australiana ha causato il rilascio di enormi quantità di CO2, pari a quasi la metà delle emissioni annuali dell’Australia.
Gli incendi, hanno provocato il rilascio di enormi quantità di CO2 nell’atmosfera, aumentando la già grave crisi climatica. Dal primo agosto ad oggi gli incendi boschivi avrebbero provocato l’emissione di 250 milioni di tonnellate di CO2, la maggior parte delle quali, circa 195 milioni di tonnellate, generate dai roghi scoppiati nelle antiche foreste del Nuovo Galles del Sud.
Per compensare le grandi quantità di CO2 rilasciate in Australia a causa dei roghi, in condizioni normali alle foreste servirebbero decenni. Ma gli scienziati ritengono che le aree boschive siano state eccessivamente stressate, anche a causa della prolungata siccità frutto dei cambiamenti climatici, e non sarebbero in grado di riassorbire tutte le emissioni rilasciate.
Ma cosa diavolo stiamo facendo al nostro pianeta?
Questa è la domanda che da ormai molti anni mi sto ponendo e alla quale negli ultimi tempi sto trovando risposta. Non riusciamo a fermarci, o non vogliamo affatto, perché tutto ciò che abbiamo creato, “il sistema” è tutto quello che vediamo.
Mi spiego meglio: Non siamo capaci di smettere di produrre, comprare, produrre, per avere tutto il benessere che ci siamo creati. Allontanandoci pericolosamente dalla Natura.
Questo è il risultato del nostro menefreghismo. E tutto il pianeta ne sta risentendo.

