
I BAMBINI HANNO BISOGNO DI PIÙ NATURA
I bambini hanno bisogno di più natura e meno tecnologia. L’ambiente naturale li circondava, li nutriva, con i suoi ritmi li guidava, era parte integrante delle vite di ogni giorno. Io stesso da bambino “facilitato dal luogo in cui vivevo, in campagna”, ero spesso a contatto con la natura. Giocavo nei campi appena fresati, giocavo con le balle di fieno, ricordo, che le facevo roteare, mettendole una affianco all’altra formando un cerchio e fingendo che fosse la mia fortezza. Oppure mi divertivo a salire nei due albicocchi che avevo in giardino, senza paure e soprattutto senza tecnologia.
Un tempo gli adulti erano più tranquilli e lasciavano molta più libertà ai bambini, che potevano correre e giocare liberi nei campi e nei boschi. I bambini si riunivano a giocare liberi, spensierati e senza stress, paure e insicurezze.
Gli effetti positivi della Natura sui bambini
I bambini hanno un gran bisogno di muoversi liberamente, meglio se in un ambiente ricco di stimoli e sfide come accade in natura. Infatti accresce le nostre capacità sensoriali, che sono il primo e più importante strumento di autodifesa. Se i bambini vivono a stretto contatto con la natura, imparando a vedere il mondo direttamente, avranno maggiori possibilità di sviluppare le capacità psicologiche di sopravvivenza che li aiuteranno ad individuare il vero pericolo, sarà di conseguenza meno probabile che vedano pericoli dove non ci sono e saranno capaci di affrontare le vere sfide della vita in modo consapevole e più rilassato.
Giocare nella natura può infondere fiducia in sé stessi
Studiando esperienze negative come lo stress o il deficit di attenzione, si è visto come l’ambiente naturale, rispetto all’ambiente costruito ed urbano, produce molti cambiamenti a livello psicologico e di rilassamento, una grande riduzione di sensazioni negative quali la paura, la rabbia, la tristezza, riducendo anche la pressione sanguinea. L’ambiente naturale garantisce una maggiore efficacia nel mantenimento dell’attenzione
Lo stare in natura aiuta a percepire la bellezza e lasciarsi abbandonare con i sensi, sentendosi in armonia con il tutto. Molti bambini sembrano trarre beneficio dallo stare all’aperto. Non solo stare all’aperto è piacevole, ma la ricchezza e la novità delle sensazioni e delle esperienze stimolano lo sviluppo delle funzioni cerebrali. La conoscenza è radicata nella percezione e lo stare a contatto con la natura è la prima fonte di percezione.
Un altro beneficio a lungo termine che il bambino assorbirà dallo stare in ambienti naturali, se messo in condizione di godere di numerose esperienze positive, con la guida di idonei modelli di comportamento, imparerà ad avere cura dell’ambiente, cosa che ritengo più importante che di saper utilizzare uno smartphone.

Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.
Khalil Gibran
Cosa provoca l’allontanamento dalla natura ai bambini
Il tempo trascorso guardando programmi televisivi e davanti ai videogames è direttamente correlato ai livelli di grasso corporeo che va ad accumulare un bambino. Le malattie cardiache e gli altri effetti negativi dell’inattività dei giovani si manifestano solitamente dopo diversi decenni. Si è però notato che la mancanza di movimento e dello stare a contatto con la natura produce un altro risultato, questa volta immediatamente documentabile, ovvero la depressione dei bambini.
I ragazzi affetti dalla sindrome d’ADHD sono irrequieti ed hanno difficoltà nel prestare attenzione, nell’ascoltare, nel seguire indicazioni e nel concentrarsi sui compiti loro affidati. Questi bambini potrebbero essere aggressivi o addirittura antisociali e potrebbero avere problemi in ambito scolastico. Nuovi studi suggeriscono che il contatto con la natura può ridurre i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività e può migliorare le capacità cognitive e la resistenza agli stress negativi e alla depressione nei bambini.
Richard Louv, educatore americano, ha fondato il sito internet per la tutela dell’infanzia “Connect for Kids” e pubblicato il libro “L’ultimo Bambino nei Boschi” che vi invito a leggere riguardante il rapporto tra bambini e natura.
Il mio consiglio è: lasciate giocare i vostri bambini liberi, nel vostro giardino, nei parchi, e nei campi (assicuratevi che non ci siano grossi pericoli prima) ma fatto questo, lasciateli correre lasciateli sporcare, lasciateli sfogare e non siate troppo apprensivi e impauriti, se si faranno male, capiranno, e in loro si innescherà quel senso di sicurezza e destrezza perché ciò non accada più. Se si sporcano perchè si vogliono rotolare sull’erba e sul terreno, lasciateli fare “comprategli vestiti meno costosi così da non instaurare nella loro mente paure e abitudini legate agli oggetti che con devono rovinare perché costosi, limitando così esperienze uniche”. Portateli nei boschi e nei parchi non nei centri commerciali, perchè I BAMBINI HANNO BISOGNO DI PIÙ NATURA.
Il mio pensiero

