
GLI ALBERI PIÙ ANTICHI DELLA TERRA
Ti sei mai chiesto, quali sono gli alberi più antichi della terra? Ogni giorno tutti noi mentre giriamo per le nostre città, per i parchi o nei boschi passiamo accanto a decine e decine di alberi monumentali. Alcuni di loro sono altissimi, altri molto grossi, altri ancora sembrano morenti o giovanissimi. Ma quanto antichi possono essere? In Italia sono ben 2.407, tra querce, platani, pini e cipressi, gli alberi monumentali. Una lista di opere d’arte “verdi” divise per regioni, valori biologici ed ecologici tutti catalogati dal Ministero delle politiche agricole e forestali.
Tra questi, numerosi sono gli alberi secolari, vere e proprie opere d’arte della natura.
L’olivo di San Baltolu di Luras, S’Ozzastru – Situato sulle sponde del lago Liscia in provincia di Sassari, con i suoi 4mila anni è l’albero più antico d’Italia e ancora oggi ospita sotto i suoi rami e la sua immensa chioma centinaia di pecore al pascolo. Il nome in sardo S’Ozzastru significa: l’olivastro, e le sue misure sono impressionanti, è alto 14 metri con una circonferenza della chioma di 23 metri.

Il castagno dei Cento Cavalli – Patrimonio dell’Unesco, maestoso e antichissimo, questo castagno si erge nel parco dell’Etna, nel comune di Sant’Alfio in provincia di Catania. Si pensa che la sua età sia compresa tra i 3mila e i 4mila anni. Le sue dimensioni sono da record: 22 metri di circonferenza del tronco e altrettanti di altezza.

Il pino del parco nazionale del Pollino – Pino Loricato, ha 1230 anni ed è il pino più antico d’Europa. Situato a circa 2mila metri d’altezza, svetta con i suoi rami modellati dal vento, tra i costoni rocciosi del Parco in Calabria. Il pino loricato è una specie endemica del Pollino che ne ospita ormai solo pochi esemplari. Tutti alberi ultracentenari la cui corteccia ricorda nella trama la corazza dei guerrieri romani.

I 3 larici della Val d’Ultimo – Si trovano nel bosco di conifere di santa Gertrude, frazione della Val d’Ultimo, nel parco nazionale dello Stelvio. Svettano maestosi e imponenti, secondo gli esperti hanno 2.200 anni d’età. Il più alto misura 38 metri e il più grosso ha una circonferenza di 8 metri, mentre il terzo esemplare può ospitare all’interno del suo tronco ormai cavo un uomo in piedi.

Sono solo alcuni dei maestosi alberi secolari che si possono trovare in Italia, diventati non solo patrimonio del nostro territorio ma veri e propri pilastri della terra, che ci fanno capire quanto siano importanti per la lotta al cambiamento climatico in corso egli ultimi anni.
Gli alberi più antichi della terra
Vediamo ora quali sono gli alberi più antichi della terra nel resto del mondo! In ogni parte del pianeta vivono ancora alberi millenari e ultracentenari, testimoni solenni di tutti gli eventi ai quali sono sopravvissuti nel corso del tempo. Conservatori di memorie di cambiamenti, non solo storici legati all’uomo, ma soprattutto al cambiamento del suolo e del clima. Incredibilmente capaci di adattarsi ai cambiamenti come scriviamo in quest’altro articolo, “resilienti” parola che nel 2020 è stata anche fin troppo abusata. Dimora di molteplici specie animali e protettori di un ambiente che troppo a lungo abbiamo martoriato e sfruttato.
Scopriamo quali sono gli alberi secolari più famosi nel resto del mondo
Patriarca Da Floresta – Nome scientifico è Rosa Jequitibà, appartenente alla specie Cariniana legalis, situato a Santa Rita do Passa Quatro, stato di S.Paolo, Brasile. Ha la base del tronco di ben 16 metri di circonferenza e l’incredibile altezza di 50 metri dal suolo, gli studiosi affermano che abbia 3mila anni. Secondo le tradizioni locali può trattarsi di un albero sacro.

The President – Il presidente è la sequoia più antica e tra le più giganti del pianeta. Si trova nel National Park della Sierra Nevada Meridionale, California, Stati Uniti. Raggiunge 3266 anni di età, 75 metri di altezza e un volume di circa 1533 metri cubi suddivisi in: 255 metri cubi di rami e 1278 metri cubi di tronco. Il suo tronco è rivestito da una spessa corteccia di colore marrone ruggine.

Ulivo di Vouves – Situato nella Località di Vouves, Creta, in Grecia. Gli olivi sono alberi molto resistenti a malattie e lunghi periodi di siccità. Questo famoso esemplare è alto 12,5 metri, ha un diametro massimo di 4,6 metri e ha messo radici circa 3500 anni fa. Il suo splendido tronco è un groviglio meraviglioso che sembra una colata lavica solidificata nei secoli. Un vero e proprio VIP che viene visitato da circa 20.000 persone l’anno e produce tutt’oggi delle ottime olive.

Alerce – Questo maestoso cipresso della Patagonia Situato sulle Ande del Cile centrale (cupressoides Fitzroya) scoperto nel 1993, sottoposto ad un’attenta misurazione degli anelli, per decretarne l’esatta età di 3640 anni. Questi cipressi sono caratterizzati da una ruvida chioma piramidale e un enorme tronco che cresce lentamente, appena un millimetro di circonferenza all’ anno, pur raggiungendo altezze notevoli anche sopra i 100 metri.

Sarv-e Abarqu – Abarqu, provincia di Yazd, Iran. È probabile che questo Cipresso sia il più antico essere vivente dell’Asia. È conosciuto anche come Sarv zoroastriano o Cipresso di Zoroastro. L’ età dell’albero è stimata tra i 4000 e i 4500 anni e ha un’ altezza di 25 metri e la circonferenza di 18 metri. In Iran è monumento nazionale protetto e costituisce una grande attrazione per tutti coloro che lo vogliono visitare.

Tasso di Llangernyw – Maestoso e sacro, si trova in Galles, Gran Bretagna. Questo albero affianca la chiesa di San Dygain, e costituisce un elemento simbolico per l’intero villaggio di Llangernyw. Nel 2002 è stato riconosciuto come uno degli alberi più importanti del Regno Unito. Secondo le stime si pensa che sia stato piantato in questo luogo nell’età del bronzo (dal 2100 al 750 a.C circa) e che abbia tra i 4000 e i 5000 anni.

Methuselah – si trova nei dintorni delle White Mountains, contea di Inyo County, California, Stati Uniti. Bello, famoso dalla posizione ignota per preservarne l’unicità, ebbene si.. quello che vedete in foto non è lui. La sua posizione non è data saperlo per la sua importanza in ambito di ricerche dendrocronologiche. L’albero ha compiuto la bellezza di 4846 anni! Appartiene ad una particolare varietà di pini molto longevi, i Pinus longaeva appunto. Ne esiste anche un altro esemplare di questa particolare specie di anni 5064, anch’esso dalla posizione sconosciuta.

The sisters Olive trees of Noah – Si trova nella Località di Bacheale, Libano. Conosciute semplicemente come The sisters (Le sorelle), sono un gruppo di 16 ulivi di ben 6000 anni. Leggende popolari le legano ad origini bibliche: vengono chiamate infatti alberi di Noè, perché si sostiene abbiano fornito il ramo d’ulivo portato dalla colomba che torna a Noè, annunciando la fine del diluvio universale.

Jomon Sugi – Spettacolare albero situato nella Foresta a nord del monte Miyanoura, Yakushima, Giappone. Il luogo dove sorge è dichiarato patrimonio Unesco. Questa conifera scoperta nel 1968 ad un’altitudine di 1300 metri, è riconosciuta come uno degli alberi più imponenti del Giappone. Ha un’altezza di 25,3 metri e la circonferenza del tronco di 16,4 metri. Attorno all’albero c’è troppa incertezza sull’età, alcuni studiosi sostengono abbia circa 2100 anni, altri 5000 e altri ancora 7200.

Eredi del passato e patrimonio per il futuro
Ogni giorno sentiamo parole sulla riforestazione, leggiamo articoli sull’importanza degli alberi per la lotta al cambiamento climatico. Sull’importanza di riforestare, nella maniera giusta, ma lo è ancor di più preservare le foreste vergini e questi alberi diventati patrimonio dell’umanità. Insegnamo quindi alle generazioni future di rispettare ed amare gli alberi, perchè non ci sarà invenzione tecnologica che possa migliorare la situazione sul cambiamento climatico. Esiste solo la possibilità di riavvicinarsi alla natura e alle foreste, come fanno i popoli indigeni, che a loro volta sono in pericolo.

