DEFORESTAZIONE E MAFIA DEL LEGNO IN ROMANIA
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DEFORESTAZIONE E MAFIA DEL LEGNO IN ROMANIA

Questo articolo prende come riferimento l’inchiesta pubblicata da (Addendum

Le foreste vergini dei Carpazi sono prese d’assalto e devastate ogni giorno sempre di più. La deforestazione e la mafia del legno in Romania continuano incessabilmente. Parte di questo business multimiliardario viene gestito da un sistema mafioso che coinvolge aziende austriache dell’industria del legno.

La Romania ospita un paradiso naturale unico al mondo, dove vivono lupi, orsi e linci, oltre a piante che in altri luoghi si sono estinte da tempo. Le foreste di Faggio ad esempio, sono prese di mira pesantemente per il loro valore, pensate che un singolo faggio di 150 anni assorbe circa 9 tonnellate di CO2.

Eppure questi splendidi e importanti alberi per l’ecosistema, insieme ad altri anche molto più antichi, vengono ogni giorno abbattuti senza pietà. Perché tutto questo? Dietro al legno e alla deforestazione, anche in Romania c’è un business che genera avidità, violenze e minacce di morte. E in alcuni casi si arriva anche all’omicidio di chi parla e vuol far venire a galla la verità.

Mentre si parla in tutto il mondo del disboscamento della foresta pluviale amazzonica, in pochi si rendono conto che anche l’Europa ha un patrimonio di foreste vergini che sono altrettanto importanti e altrettanto a rischio. Con l’aiuto di immagini satellitari la Global Forest Watch ha calcolato che tra il 2001 e il 2017 in Romania 317mila ettari di foresta sono stati abbattuti. Per farvi capire meglio, l’equivalente di 444mila campi da calcio.

Un escavatore distrugge la foresta.

Nell’occhio del ciclone

Purtroppo lo sfruttamento delle foreste romene viene fatto da numerose aziende austriache. Come la  Schweighofer che viene accusata di associazione a delinquere e di coinvolgimento in azioni di disboscamento illegale, frode fiscale e pratiche commerciali sleali. La società austriaca è sospettata pesantemente di essere coinvolta del disboscamento illegale delle ultime grandi aree di foreste vergini in Europa. Non vengono ancora divulgati tutti i nomi di queste aziende. Ma stiamo parlando di leader del mercato a livello mondiale nei rispettivi settori della filiera del legname. 

Da dove arriva veramente il legname?

Molti fornitori non effettuano la consegna del legname alle segherie direttamente da una foresta ad uso commerciale, ma lo trasportano prima presso siti di stoccaggio, dove con il personale corrotto al suo interno, hanno la possibilità di mescolare legname tagliato legalmente con legname ottenuto illegalmente, prima che venga dichiarato legale e effettivamente fornito all’azienda. Come spiega un ex dipendente della Schweighofer, ora attivista ambientale, questo trucco permette di aggirare il sistema di rilevamento GPS dei camion, perchè viene registrato solo il viaggio dal sito di stoccaggio alla segheria.

I gravi danni causati dalla deforestazione

Per vedere tutto questo in Romania, basta fare un giro in auto lungo le valli. La strada è accidentata e ai lati ci sono bottiglie di birra e plastica lasciate dai taglialegna. Attraversando le ultime foreste di abete rosso, verso quella che chiamano “l’apocalisse” si può notare la devastante desolazione che l’uomo con la sua sete di denaro ha portato in queste terre.

Da qui si apre alla vista una vasta area disboscata. Fino all’orizzonte, tutto ciò che resta è sottobosco e ceppi di alberi. Siamo tra le montagne Apuseni, nella valle degli orsi, ma ormai gli orsi non ci sono più da molto tempo. Otto anni fa a causa di una tempesta ci furono molti danni, questo diede la scusa per far arrivare uomini carichi di denaro e, far radere al suolo l’intero bosco. Decine e decine di camion tutti diretti da Schweighofer, portarono via una grande quantità di legno.

Centinaia di abitanti che si guadagnavano da vivere raccogliendo e vendendo funghi, ora hanno perso la loro fonte di reddito e reso le famiglie ancora più povere e abbandonate. È atroce e immorale per aziende come Schweighofer affermare di non sapere nulla di quanto accaduto. E come se non bastasse ora in quelle foreste dove prima i terreni raccoglievano l’acqua piovana, ora ci sono sempre più frequenti inondazioni.

Una distesa di alberi tagliati.

Stop alla deforestazione mafiosa del legno in Romania

La deforestazione causata dalla mafia del legno in Romania è una piaga e sta diventando una vera e propria corsa contro il tempo, nei parchi nazionali della Romania solo piccole aree della foresta sono rigorosamente protette. I progressi sulla catalogazione della foresta vergine coprono attualmente circa trentamila ettari, ovvero nemmeno lo 0,5 per cento del totale delle foreste romene.

È scandaloso e irresponsabile come il servizio forestale di stato può rilasciare licenze di abbattimento in qualsiasi momento. Ricercatori e attivisti criticano gli ostacoli burocratici e la mancanza di interesse da parte del ministero delle Foreste. Nessun altro paese dell’Unione europea ha un tesoro boschivo paragonabile a quello in Romania e lo stanno distruggendo. Giorno dopo giorno.

Leggi anche il mio articolo sulla tragedia degli incendi che ha colpito l’Australia nel 2019.

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